La nostra associazione si proclama orgogliosa erede del più antico sodalizio italiano consacrato ai viaggi a piedi, quella Società Nazionale di Psicoatletica fondata a Torino nel 1861 da tre personaggi straordinari: il garibaldino lombardo Mario Valsecchi, il nobile ginnasiarca piemontese Federico Taumann e l’occultista napoletano Samuele Pintor, protagonisti del primo viaggio a forza di gambe nell’Italia appena unificata.
Storia o leggenda? L’oggettività viene meno, a forza di racconti lungo la strada e intorno al fuoco di bivacco che hanno trasfigurato, una tappa dopo l’altra, le origini stesse della Psicoatletica.
Certo è che quel mito fondativo è raccontato nel dettaglio in un romanzo – Gli Psicoatleti, 2011 – e altrettanto certo che le antiche regole volute dai tre pionieri della Società Nazionale sono ritenute valide ancor oggi.

Camminerai dalla partenza prefissata alla meta, facendo affidamento sulla forza delle tue gambe e sui Buoni Cugini.
Porterai in spalla il tuo bagaglio, il coltello alla cintura e nella destra il bastone da passeggio.
Saluterai gli sconosciuti e li tratterai come amici.
Se in campagna porterai armi per la tua difesa, le riporrai nel bagaglio all’ingresso negli abitati.
Non porterai più cibo di quanto serve per nutrirsi una giornata.
Non mangerai né dormirai in luoghi lussuosi.
Non porterai donne prezzolate nei quartieri notturni.
In viaggio, condividerai ogni bene con i Buoni Cugini.
Non vivrai nella Grande foresta con la nostalgia di Babilonia.
Non sarai del mondo, finchè non tornerai al mondo

Regole della Società Nazionale di Psicoatletica, 1861

Il nostro stemma è derivato da quello dell’originaria Società Nazionale di Psicoatletica.
I colori rosso e blu rappresentano rispettivamente la militanza garibaldina e la lealtà alla causa nazionale dei fondatori, che vollero l’Italia “una, libera e sovrana”.
Oro e argento sono i colori del sole e della luna, il principio maschile e quello femminile, dall’unione dei quali deriva la possibilità di fecondare il mondo con nuova vita.
Nel cuore dello stemma spicca una lettera greca “Psi”, iniziale di “Psicoatletica”, sullo sfondo di un astro fiammeggiante, emblema al contempo della luce del sapere e della passione fisica.
Il simbolo del triskele rappresenta il moto perpetuo dei viaggiatori e la volontà di portare avanti i principi dei tre pionieri. Riecheggia inoltre la trinacria, simbolo d’origine classica della Sicilia, meta del primo grande viaggio della Società Nazionale e dell’itinerario di Italica 150 ad esso ispirato.
I tre astri minori sono un omaggio a Taumann, Valsecchi e Pintor, ma alludono anche ai tre gradi dell’iniziazione e alle tre età dell’uomo, che da giovane è apprendista, da adulto artefice e da anziano maestro.
Il disco esterno, infine, raffigura la solidarietà che lega i Buoni Cugini e l’equidistanza di ciascuno di loro dall’intangibile centro delle cose.